domenica 16 marzo 2008

martedì 1 gennaio 2008

1 commenti:

CresceNet ha detto...

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mercoledì 17 ottobre 2007

Mauro corona

MAURO CORONA
Incontro con lo scultore, alpinista e scrittore di Erto.


Articolo di
Federico Cecchin
del 26-06-2003









FEDERICO CECCHIN dall'auditorium della regione di Pordenone

Stasera ho conosciuto Mauro Corona, un tipo ruvido e brontolone, ma anche buono e buffo!
Era lì in quel di Pordenone, all'auditorium regionale.
Arrivato in anticipo, cammino verso l'entrata dell'auditorium!
C'erano poche persone, pensavo che ci fosse già una folla incredibile, allora mi appresto ad entrare. Subito sulla sinistra un banchetto con pile e pile del suo ultimo libro "Nel legno e nella pietra", e sulla destra una sala piccolina con un centinaio di posti e qualche persona già seduta in attesa del Folletto dei boschi di Erto!
Beh che fare... "intanto - penso - compro il libro!"
"Sono 15 euro" mi dice il ragazzo. Allora pago e vado a sedermi.
Mi guardo un po' intorno e vedo che verso la metà della sala, i sedili, hanno davanti un grande spazio e penso: "eccolo lì il posto adatto a me... pfiiuuu ancora libero... così distendo le gambe e mi metto comodo!"
Con me avevo portato un bellissimo ritratto di Mauro realizzato ad acquerello, una vignetta, la macchinaMauro Corona
fotografica, un libricino per prendere eventuali appunti e il marsupio con dei pennarelli e 5 euro (il resto delle 20 che ho dato per comprare il libro).
Dopo qualche minuto la sala comincia a riempirsi di persone di varia età...dai 15 ai 70 anni... e, sembrerà incredibile, tutte faccie sconosciute (io che a Pordenone conosco tutti... che presuntuoso che sono!).

Mi guardo in giro e vedo che in prima fila, sulla stessa mia colonna di poltrone, c'è un posto libero.
Due secondi per pensarci, ma è più forte di me... mi butto per accaparrare l'ultimo posto rimasto. Racimolo le mie cose e corro.
Appena mi siedo sento una voce roca e timida, ma di tono alto che proviene dal fondo della sala : "Buonasera"... era arrivato Mauro Corona!
Che tipo! Zaino in spalla come se fosse appena sceso da una scalata in montagna, mozzicone di sigaro in bocca, bandana nera a pallini bianchi, canottiera nera e barba foltissima!

Si siede e saluta il pubblico esordendo con queste parole: "Stasera leggerò qualcosa per voi dal mio libro... ma no gò i ociai (traduzione: "non ho gli occhiali")- "chi me presta i ociai?" ("chi mi presta gli occhiali?"). Scoppia una risata e si fa dare gli occhiali da una signora del pubblico!

Inizia a leggere qualche capitolo del libro soffermandosi su alcuni drammi della vita che lui ha vissuto e vive in prima persona: l'alcolismo, i pettegolezzi della gente, il bracconaggio, ecc.
Riflette dicendo: "Ragazzi, la droga è un male grande ed è difficile risolverlo, l'alcolismo invece è un male camuffato ed è già risolto... è proprio questo il male!!! I giovani oggi bevono e non si accorgono spesso che è l'inizio di un declino fisico e morale!".

Si ferma un attimo e dice: "Io poi dò un brutto esempio... infatti una signora a Trieste un giorno mi ferma e mi dice - "Corona smetti di bere e di fumare che poi tutti bevono e fumano" - io le risposi: " va al diavolo gallina di una suocera, pensa agli affari tuoi!"... ma poi ci penso e in effetti devo stare attento a quello che faccio, purtroppo sono diventato celebre e ora non è più come prima... qualcuno mi può prendere come esempio!". Dopo una pausa però Corona aggiunge: " però ho anche lavorato, signora mia... in una cava di marmo ...allora se mi devono imitare che lo facciano completamente no?". Il pubblico scoppia a ridere.

In tutta la serata Mauro Corona ha fatto respirare al pubblico un senso di forte realtà, sia dai racconti del suo ultimo libro che lui stesso ha letto e criticato (che simpatico, si correggeva gli errori!), e un senso di grande umiltà verso chi lo ascoltava!

Nell'incontro abbiamo avuto modo di discutere di problemi legati alla famiglia, all'alcool, alle scorribande infantili, alle bugie, a volte buffe a volte scomode della gente di Erto, di alpinismo e delle sue sofferenze di quando era un semplice scultore sottovalutato dalle persone e con una famiglia composta da una moglie e tre figli a carico.

Ma a un certo punto Corona dice: "comunque lo so che qui c'è qualcuno che mi darebbe volentieri dello stronzo...fatelo se volete, ma davanti a me, non dopo al bar quando nessuno vi sente. Il detto è meglio lavare i panni sporchi a casa propria ha rovinato il mondo, è meglio aprirsi ora, lo so che qualcuno lo pensa"

D'un tratto un ragazzo si alza e gli dice: "io te lo dico, ma non posso mettermi alla tua altezza, perché tu sei un letterato" ...cade il gelo nella sala!

Mauro Corona a quel punto tira un sospiro e comincia a dirgli di tutto... ma non perchè gli ha dato dello stronzo, ma perchè l'ha definito un letterato!
Effettivamente aveva ragione Corona; non è che perché uno scrive libri deve essere per forza un letterato!
Comunque Corona si difende dicendo: "io leggo molto, e scrivo per passione". La discussione continua con toni accesissimi creando imbarazzo e un senso di grottesco micidiale.

Finita questa performance, il dibattito è continuato per qualche altro minuto, facendo risaltare il vero spirito di Mauro Corona... un uomo che non ha bisogno delle provocazioni, un uomo che non vuole saperne di questi confronti, una persona vera che ama la natura e che ama essere vero dalla A alla Z senza contraddizioni di qualsiasi genere e senza rancore verso gli altri.
Sono le ore 22:30 e l'incontro termina con un saluto fatto, ahimé, di autografi che il povero Corona si presta a scrivere.
Io scatto qualche foto e contento di aver ricevuto i suoi complimenti per il ritratto che gli ho regalato e per l'autografo che mi ha fatto, esco e mi dirigo alla macchina.
Ma mentre sto per uscire, sento da lontano la voce di Mauro Corona che dice: "questa ragazzi miei, è l'ultima volta che ... e sono contento di terminare questi miei incontri proprio a Pordenone... che mi metto a fare queste pagliacciate in pubblico!" E il pubblico gli risponde: "ti verremo a cercare tranquillo". Corona con un filo di commozione sorride, ma manda tutti al diavolo in maniera affettuosa.

Dopo un po' metto in moto e mi dirigo verso casa. Percorro il viale principale che porta fino al mio paese (Porcìa), quando ad un incrocio chi vedo... Mauro Corona, da solo, fermo al semaforo... la mia tentazione è molta di chiedergli se voleva un passaggio, ma appena torno indietro lui non c'è più.

Peccato penso, però è meglio cosi, non me lo sarei immaginato dentro una Opel Agila!
Mi piace immaginarlo come un folletto, il folletto dei boschi di Erto "...un uomo libero e leale, che scala montagne in stile pulito, che scolpisce il legno seguendo la vena e la Luna, che scrive libri e storie di persone vere e perciò rare!"
(quest'ultimo pezzo è tratto dal retro copertina del suo libro)

FEDERICO CECCHIN dall'auditorium della regione di Pordenone

Il Sito Ufficiale di Mauro Corona www.dispersoneiboschi.it

LEON FERRARI ...


La cerimonia di premiazione della 52. Esposizione Internazionale d'Arte si è svolta mercoledì 17 ottobre, al Teatro alle Tese dell'Arsenale, alle ore 12.00.
La giuria internazionale ha assegnato i seguenti premi:
- Leone d’oro a un artista presente alla mostra centrale internazionale a León Ferrari (Menzione d'onore a Nedko Solakov)

Lorenzo Marini "Processo alla publicità"

Grido dalla Biennale di Venezia

Lorenzo Marini

Giuseppe Giacomini

DESIGN ITALIA FONDAZIONE ARNALDO POMODORO

Video tratto dal Blog del soldato Colby Buzzell vincitore del premio “Blooker prize”

Mattia Favaro

nterviste del blog beppegrillo.it: Paul Connett